Il presente documento si propone di valutare la posizione delle Puglia verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile a partire dai dati raccolti ed elaborati dall’Istat.

È possibile confrontare l'andamento della Puglia rispetto a Mezzogiorno e Italia e al valore degli indicatori dell'anno precedente.

L'ultimo aggiornamento di tale analisi risale a Marzo 2021.

 

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In questo documento sono riportate le linee guida volontarie per l'uso sostenibile del Suolo per i professionisti dell'area tecnica.

Nello specifico sono riportati gli indirizzi per la tutela del suolo dai processi di impermeabilizzazione e dalla perdita di materia organica.

Il documento  realizzato nell'ambito del progetto Soil4Life.

 

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Il Position Paper elaborato dal Gruppo di Lavoro (GdL) del Goal 12 di ASviS ha l’obiettivo generale di fornire un quadro di riferimento condiviso evidenziando le aree di priorità e le scelte operative e di comunicazione delle organizzazioni componenti tale gruppo

Partendo da una sintesi di normative ed esperienze, si giunge a formulare proposte operative per il contesto italiano sui temi della Finanza, Produzione e Consumo Responsabile.

 

Il testo è consultabile qui

 

L 'idea di realizzare questo “espositore” è nata nell’ambito della allora “Sezione Studio e Documentazione a Supporto dell’attività Legislativa” del Consiglio Regionale della Puglia tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 ed è stata recepita nell’ambito della Convenzione Operativa  denominata "Strumenti di Studio, documentazione e ricerca a supporto delle politiche regionali verso i Sustainable Development Goals e test-focus sulla sostenibilità del geoscambio termico", stipulata in attuazione dell’accordo quadro tra Consiglio Regionale della Puglia e Consiglio Nazionale delle Ricerche (Deliberazione n. 153/2018 dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Puglia).

L’espositore è stato pensato, appunto, come “Strumento di Studio, documentazione e ricerca a supporto delle politiche regionali verso i Sustainable Development Goals”. La sua caratteristica peculiare è quella di esporre contenuti e rendere evidenti le collaborazioni tra soggetti, appartenenti a realtà territoriali ed ambiti di competenze diversi, “incasellandole” secondo il loro rapporto con i temi legati ai 17 Obiettivi dell’Agenda 2030.

Se si guarda agli SDGs infatti, si noterà come tantissime delle attività, già in atto o previste, in tutti gli ambiti della ricerca, dell’economia, ecc., contribuiscano al raggiungimento degli obiettivi, seppure con diversi gradi di misurabilità.

Le attività condotte nell’ambito di progetti europei di cooperazione sono tipici esempi di collaborazione tra realtà diverse sia per territorio che per competenze e potranno pertanto costituire elementi utili per un primo test di popolamento dell’espositore.

Proprio la restituzione di azioni importanti per il raggiungimento degli SDGs, ma difficilmente catturate dall'attuale sistema di indicatori, può infatti essere un tratto distintivo dell’espositore, al pari della geolocalizzazione delle iniziative e delle partnership.

La partnership infatti è una delle “5p” sulle quali si incardinano gli SDGs (Persone, Prosperità, Pace, Partnership appunto, Pianeta) e oggetto di uno specifico SDG (17: partnership per gli obiettivi; rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile) che l’espositore cerca di declinare quale principio a livello territoriale regionale “materializzandolo” e fornendo quindi al decisore uno strumento di conoscenza in un ambito nel quale l’enorme proliferazione di iniziative sfugge ad una visione complessiva dando la frequente percezione che “la mano destra non sappia quello che fa la sinistra”.

Le iniziative esposte sottendono un sistema di definizione dei problemi, partecipazione e coinvolgimento di attori e decisori che risulta dalle relazioni censite nel database su cui l’espositore si basa. Allo stesso modo il pattern relazionale e contenutistico dell’espositore potrà essere analizzato al fine di derivarne utili indicazioni di policy.

Uno scopo importante dell’attività è quello di stimolare le realtà regionali a “ragionare in termini di Agenda 2030” ed a esporre, valorizzandole attraverso modalità di consultazione agili ed efficaci, le attività condotte in ambito regionale verso il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Inizialmente l’espositore verrà popolato di contenuti nella disponibilità di IRSA e del Consiglio Regionale, e progressivamente, con il procedere del suo consolidamento e diffusione, potrà raccogliere iniziative utili per raccontare aspetti ed esempi di buone pratiche e stimolare passi in avanti nel posizionamento della Puglia sugli SDGs.

L'espositore potrà essere portato all'attenzione della rete di centri di competenza coordinata dalla Sezione Studio e Supporto alla Legislazione e alle Politiche di Garanzia del Consiglio Regionale della Puglia, sia per valutarne e svilupparne le funzionalità sia per consentire l’inserimento di documentazione utile da mettere a disposizione dei decisori.

Si diceva che l’"espositore" ha l'obiettivo di inquadrare attività svolte sul territorio regionale rispetto agli SDGs, catturando informazioni che potrebbero sfuggire nel quadro degli indicatori. Questo lo rende complementare e sinergico rispetto alle azioni regionali condotte nell’ambito della Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile, compreso il popolamento degli indicatori che in quella sede si condurrà.

Lo strumento, inoltre, è coerente con le politiche di localizzazione degli Obiettivi dell’Agenda che coinvolgono ogni componente della società, comprese tutte le istituzioni a qualsiasi livello.

Dato che gli SDGs sono correlabili con i domini del Benessere Equo e Sostenibile, l’espositore potrà utilmente supportare anche le attività conoscitive che verranno condotte nell’ambito della legge regionale 31 ottobre 2019, n. 47 “Il benessere equo e sostenibile (BES) a supporto della programmazione finanziaria e di bilancio regionale” che prevede la partecipazione, tra gli altri, del dirigente della Sezione consiliare competente in materia di studio, documentazione, monitoraggio delle politiche regionali e sovra regionali, o suo delegato, al Comitato regionale per gli indicatori di benessere equo e sostenibile.

Le sottosezioni in cui è articolato il database che sottende all’espositore contengono una raccolta di testi normativi e regolamentari, indirizzi tecnici, best practice, pubblicazioni su riviste di settore ed internazionali, ed il censimento di attività in corso in Regione Puglia relative agli indicatori ISTAT per i SDGs a partire, in fase di sviluppo e testing, dai seguenti SDGs:

  • “Clear water and sanitation” per rendere sempre più efficiente l’uso dell’acqua attraverso politiche di gestione sostenibile che comprendano tecnologie più avanzate;
  • 12 “Responsible consumption and production” al fine di orientare le scelte degli Organismi di Government ambientale verso un modello sempre più sostenibile di produzione e consumo dei materiali plastici;
  • 13 “Climate action” per incentivare l’adozione di misure di adattamento al cambiamento climatico in corso;
  • 15 “Life on Land” riguardante la gestione sostenibile di ecosistemi ed agro-ecosistemi complessi a forte rischio di degrado a causa di attività di produzione industriale ed agricola a forte impatto.

Nella parte di raccolta documentale, in relazione ai Goals di cui innanzi, vengono proposti dati, principalmente da fonte Istat, rapporti annuali, focus e documenti vari di natura tecnico-giuridica e scientifica.

Inoltre, attraverso l’indagine comparativa dei modelli adottati in altre realtà regionali, potranno essere indicate possibili buone pratiche.

 

 

 

 

La desertificazione nell’UE rappresenta una minaccia crescente generata dal cambiamento climatico e dalle attività dell’uomo.

Lo scopo del presente documento è illustrare i messaggi principali della relazione della Corte dei conti europea su politiche e programmi dell’Unione europea o su temi relativi alla gestione concernenti specifici settori di bilancio.

In particolare il rapporto illustra le risultanze dell'audit conoscitivo sulla desertificazione nell'UE dal quale è emerso l’invito alla Commissione Europea ad impegnarsi maggiormente promuovendo attività conoscitive, favorendo azioni di prevenzione e di recupero delle aree degradate.

Gli scenari relativi ai cambiamenti climatici confermano l’accresciuta vulnerabilità dell’UE alla desertificazione. Con il cambiamento climatico, infatti, l’acqua è sempre più scarsa in alcune parti dell’Europa e gli studi condotti indicano che i periodi di siccità sono più frequenti.  

La Convenzione delle Nazioni Unite sulla lotta contro la desertificazione (UNCCD) è un accordo internazionale che istituisce un quadro globale per combattere la desertificazione. Si tratta di un accordo giuridicamente vincolante su questioni relative alla terra che affronta problematiche quali il degrado del suolo e la desertificazione, fornendo una piattaforma per l’adattamento, l’attenuazione e la resilienza. 

La Corte dei conti europea raccomanda di definire una metodologia per valutare l’estensione della desertificazione e del degrado del suolo nell’UE e, su tale base, analizzare i dati pertinenti e presentarli regolarmente; valutare l’adeguatezza dell’attuale quadro normativo per l’uso sostenibile del suolo nell’intera UE.

Le Nazioni Unite hanno adottato l’Agenda 2030 che comprende l’impegno a realizzare tutti gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Tra questi obiettivi l'SDG ha come target proteggere, favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre e contrastare la desertificazione.

 

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