Il 17 novembre la Commissione Europea ha approvato la “Strategia del Suolo per il 2030” (EU Soil Strategy for 2030). Tale strategia è strettamente collegata e lavora in sinergia con altre politiche dell'UE derivante dal Green Deal europeo.

Vengono definite misure per proteggere e ripristinare i suoli e garantire che siano utilizzati in modo sostenibile. L’obiettivo principale è far sì che, entro il 2050, tutti gli stati membri della Comunità Europea evitino di consumare suolo e facciano in modo di avere i propri suoli “sani” attraverso azioni concrete, molte delle quali dovranno essere attuate già entro il 2030. 

La legge dovrà garantire attraverso la tutela dei suoli un alto livello di protezione dell’ambiente e di salvaguardia della salute delle popolazioni, partendo dal principio che suoli sani producono cibi sani. 

 

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L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile rappresenta, come è noto, il piano di azione globale delle Nazioni Unite per il conseguimento di una trasformazione sostenibile entro il 2030.

Il presente documento si propone di descrivere le misure statistiche globali, riportando alcuni esempi.

Vengono inoltre mostrati gli indicatori con disaggregazioni di genere e gli indicatori con disaggregazioni territoriali secondo UN-IAEG-SDGs (Inter-agency Expert Group on SDG Indicators).

metadati UN-IAEG-SDGs definiscono gli indicatori proposti per il monitoraggio e descrivono le metodologie necessarie alla loro implementazione.

 

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La Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021, nota anche come COP26, includerà la 26a Conferenza delle parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), la 16a Riunione delle parti del protocollo di Kyoto e la terza Riunione delle parti dell'accordo di Parigi.

Il presente studio fornisce una panoramica del quadro internazionale per affrontare il cambiamento climatico, le parti interessate, ed i recenti sviluppi che influenzano il processo internazionale. 

Questo documento è stato fornito dal Dipartimento tematico per Politiche economiche, scientifiche e della qualità della vita su richiesta della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare.

 

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L’Istat pubblica l'aggiornamento degli indicatori relativi agli obiettivi di sviluppo sostenibile, rispondendo al ruolo attivo di coordinamento nazionale nella produzione degli indicatori per la misurazione dello sviluppo sostenibile e il monitoraggio dei suoi obiettivi, richiesto dalla Commissione statistica delle Nazioni Unite.

Il presente rapporto si propone di offrire una prima rappresentazione dell’impatto della pandemia sugli indicatori SDGs aggiornati al 2020. In questo primo capitolo si presenta anche una proposta di corrispondenza tra gli indicatori SDGs e le 6 Missioni previste dal PNRR.

Per ogni indicatore, si specificano la disponibilità dei dati regionali e l’anno di aggiornamento: informazioni rilevanti per eventuali interventi di miglioramento e sviluppo della base dati attualmente disponibile.

 

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Il Quaderno n.5 “Obiettivi di sviluppo sostenibile e politiche europee - Le sfide del futuro dell’Europa” pubblicato il 7 ottobre in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, mette a sistema le politiche europee dell’ultimo anno, organizzando le informazioni per ciascun Goal dell’Agenda 2030, perseguendo un criterio ricognitivo selettivo delle politiche europee.

Il nuovo Quaderno ASviS contribuisce alla divulgazione sulle politiche di sviluppo sostenibile e al dibattito sul futuro dell’Europa.

Lo scopo del quaderno è anche offrire una base documentale organizzata per partecipare al dibattito avviato con la Conferenza sul futuro dell’Europa, rispetto alla quale l’ASviS ha richiesto alle istituzioni un sostegno attivo per promuovere la partecipazione della società civile, ricordando che l’Ue ha dichiarato quest’iniziativa come processo “dal basso verso l’alto”.

La concezione delle soluzioni da proporre nel quadro degli obiettivi concreti definiti dall’Agenda ONU 2030 guarda di fatto a un futuro che va oltre il 2030 e vengono definite come guida per ricostruire meglio dalla crisi pandemica negli atti strategici dell’UE.

 

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